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La donna che ho sempre voluto. Secondo capitolo


di pennabianca
18.11.2020    |    3.294    |    3 9.7
"Per prima cosa, ho voluto che provasse un glory hole..."


Due giorni dopo l’ho accompagnata dal miglior ginecologo della città. Quando siamo entrati ci siamo trovati davanti un uomo sulla cinquantina, alto occhi scuri capelli brizzolati, che quando ha visto mia moglie è rimasto affascinato dalla sua bellezza, anche perché Graziella, indossava un abito leggero, che metteva risalto le sue forme. Dopo le domande di rito, ha fatto accomodare mia moglie sopra l’apposito lettino, facendole divaricare le gambe, si è seduto davanti alla sua fica posta in bella mostra, facendo dei prelievi e dei tamponi vaginali. Vedere un uomo, che osservava la fica di mia moglie, mi ha procurato un’eccitazione enorme, che difficilmente si riusciva a celare, al punto tale, che anche il medico se n’è accorto, ma con finta indifferenza, ha pregato mia moglie di ripassare due giorni dopo, per avere le risposte dei suoi esami. A sera quando siamo andati a casa, ho scopato Graziella, con intensa passione, per la forte eccitazione, che mi aveva procurato lo sguardo carico di desiderio del dottore. Due giorni dopo ho lasciato, che Graziella andasse da sola, nello studio medico, e la sera nell’intimità del nostro letto, mi sono fatto raccontare come si era svolta la visita.

«Appena entrata, mi ha pregato di spogliarmi completamente nuda, dopo avermi fatto distendere e sollevare le gambe, ha iniziato a palparmi il seno, ma non in maniera professionale, in maniera intensa ed erotica, stuzzicando e pizzicandomi i capezzoli, fino a renderli duri ed eccitati. Girando lo sguardo verso sinistra, ho visto la stoffa dei pantaloni, che si stava gonfiando, denotando la presenza di un considerevole pacco. Non soddisfatto di questo, si è seduto fra le mie cosce, e prima un dito, poi con due, a preso a masturbarmi intensamente, mentre con il pollice dall’altra mano, continuava a torturarmi il clitoride, fin quando ho raggiunto l’orgasmo. A quel punto, lui si è alzato, si è messo di nuovo di lato a me, continuando con la mano destra a masturbarmi, mentre guardava la mia bocca, e il suo grosso pacco, posto a poca distanza dal mio viso. Non ho saputo resistere, ho allungato la mano, e attraverso la stoffa, ho sentito la notevole consistenza, di ciò che doveva esserci sotto. In un attimo ha aperto una cerniera, e un grosso membro di splendide proporzioni, si è presentato a pochi centimetri dalle mie labbra, che ho aperto per accogliere quel meraviglioso membro, che mi veniva offerto.»

“Brava succhialo bene, poi te lo pianto tutto dentro di scopo a dovere, così questa sera, avrei qualcosa da raccontare a quel cornuto di tuo marito, che si è eccitato, quando l’altro ieri, mi ha visto, che guardavo con desiderio, la tua splendida fica.»

«Dopo averlo succhiato un po’, lui si è spostato in mezzo alle mie cosce, e lentamente mi ha penetrato fino in fondo. Sentivo il suo cazzo entrami dentro, dilatarmi le pareti, arrivare fino in fondo, procurandomi un intenso piacere. A preso a pomparmi lentamente, facendo ruotare il bacino, procurandomi tre orgasmi in rapida successione, fin quando all’improvviso, mi ha schizzato dentro tutto il suo piacere.»
«Eccomi troia… Sì così… Dai godi…Vieni che ti sborro dentro!»
«Dopo essersi svuotato dentro di me, mi ha offerto di fazzolettini per ripulirmi, mi ha fatto rivestire, dandomi appuntamento al mese prossimo.»

Ho abbracciato Graziella, l’ho baciata con intensa passione, poi le sono salito sopra, e l’ho scopata con impeto e passione, facendola godere, riversando in lei tutto il mio piacere. Per i nove mesi della gravidanza, regolarmente il ginecologo, è stato l’unico cazzo che Graziella s’è presa, oltre il mio. Una splendida mattina, ha dato alla luce una bimba bellissima, sembrava la copia della madre, alla quale abbiamo dato il nome di Silvia. Dopo tre mesi, è tornata a far visita al ginecologo, per controllare, se dopo il parto, tutto fosse tornato regolare, poiché in questo tempo non avevamo avuto nessun rapporto sessuale completo se non sporadici bocchini. Ovviamente lui non la scopata, per non correre il rischio di metterla di nuovo incinta, ma ha voluto provare il piacere, di infilarlo tutto dentro il suo splendido culo. La sera a letto Graziella, mi ha raccontato del piacere, che aveva provato a sentire di nuovo un membro dentro di lei, e io mi sono eccitato dal suo racconto, senza esitare, sono salito su di lei, ho cominciato a scoparla di nuovo. All’inizio ho dovuto fare particolare attenzione, in quanto come le aveva detto il ginecologo, la prima volta, sarebbe stata come se l’avessi dovuta sverginare di nuovo. In effetti, all’inizio era molto stretta, per un attimo ho avuto proprio la sensazione di sverginarla. Abbiamo iniziato a godere entrambi, del piacere della scopata, che stavamo facendo, al punto tale, che lei ha iniziato a godere, e a pregarmi sempre di più, a farla impazzire.

«Dai amore, sbattimi sempre più forte, fammelo sentire tutto, dai più forte…Ora… Dai…Vengo…Si è bellissimo!»

Disteso su di lei, la scopavo con piacere, lei ha sollevato le gambe stringendole dietro la mia schiena. Ho cominciato pomparla come un dannato, facendole assaporare il più possibile il piacere, che stavo dando fin quando improvvisamente sono venuto. Era talmente bello, che nessuno dei due, ha avuto il coraggio di interrompere l’orgasmo, nel momento in cui venivano, e quindi sono rimasto ben piantato dentro di lei, inondando la vagina con caldi getti di seme caldo è bollente, che immancabilmente l’hanno fecondata di nuovo. Dopo un attimo di smarrimento, lei mi ha sorriso, mi ha ringraziato. Così nei mesi successivi, ha ripreso a far visita al ginecologo, il quale era molto compiaciuto, del fatto che lei era incinta, ma soprattutto, del piacere di poterla chiavare ancora. Questo secondo parto, però avuto una lieve complicazione, costringendo il ginecologo ad effettuare un taglio cesareo, per far nascere uno splendido maschio al quale lei, ha voluto mettere il nome di Nino. Non dovendolo l’allattare al seno, per via dell’operazione, dopo poche settimane sono tornate le mestruazioni, e lei ha iniziato di nuovo a prendere la pillola. Durante gli otto mesi successivi, si è presa la libertà, di provare altri quattro maschi, anche se, non ne ha ricavato una grande soddisfazione. L’estate successiva, abbiamo deciso di prendere una settimana di ferie, e di andare in una nota località balneare, della nostra bellissima regione. Il secondo giorno mentre stavo giocando con i figli, ho visto Graziella, che parlava con un signore, che stava seduto sotto l’ombrellone accanto a noi. Passata la mattinata, siamo tornati in albergo per il pranzo. Appena messi i bimbi a riposare, per via del caldo del pomeriggio, lei mi ha guardato con occhi languidi, e un sorriso carico di desiderio.

«Il signore di fianco a noi, si chiama Roberto, e mi ha invitato a fare un giro con la sua barca, se non ti dispiace ci vediamo tra un po’.»

L’ho osservata dalla terrazza attraversare la strada, prendere sottobraccio il tizio, che la stava aspettando. L’ho vista tornare alle sette del pomeriggio, con il viso rilassato, stanca, ma felice. Dopo una rapida doccia, siamo scesi per la cena, e dopo una passeggiata, poiché i figli erano stanchi, siamo ritornati in albergo, e ci siamo ritrovati abbracciati nel nostro letto, dove lei sdraiata su un fianco, con la mano destra, che segava lentamente il mio cazzo, mi ha raccontato come aveva passato il pomeriggio.

«Siamo andati al molo, dove lui ha una splendida barca. Dopo aver lasciato il porto, ci siamo diretti al largo, fino a un punto dove lui, ha gettato l’ancora, poiché faceva molto caldo, mi ha invitato a fare il bagno, ovviamente nuda. Ci siamo tuffati, dopo una bella nuotata, siamo risaliti sulla barca, lui mi ha abbracciata tenendomi da dietro. Sentivo premere sul solco delle natiche, uno splendido palo di carne dura e pulsante. Siamo sdraiati, e abbiamo iniziato a fare un 69. Mentre cercavo di infilarmi in gola, buona parte di quel meraviglioso cazzo, lui mi faceva impazzire, leccandomi superbamente fra le pieghe della mia fica, succhiando con forza il mio bottoncino, fin quando ho raggiunto l’orgasmo. Poi lui si è girato, e tenendomi sul lato destro, ha sollevato la mia gamba, ed è entrato tutto dentro di me, iniziando un lento, ma costante movimento di pompaggio, che ben presto mi ha fatto raggiungere l’ennesimo orgasmo.»

«Si dai… Si dai più forte… Sei fantastico…Mi fai morire… Dai che vengo…Ora…Vengo!»

«Ho iniziato a godere sempre più forte, mentre lui ha continuato a pomparmi sempre con lo stesso ritmo, sembrava instancabile, fin quando dopo che ero venuta di nuovo, è venuto anche lui, scaricando dentro di me, caldi getti di seme bollente.»

«aaaahhh…uuuhhmmm…Eccomi… Ora...sborro…»

«Siamo rimasti distesi e abbracciati, quando lui mi ha offerto di fare un altro bagno. Mentre eravamo nell’acqua, ha continuato a stuzzicarmi, e a giocare con mio corpo, mantenendo sempre viva la mia eccitazione. Quando siamo risaliti, lui era già quasi in tiro, e con poche leccate, l’ho fatto tornare perfettamente duro. Lui mi ha fatto inginocchiare, poi ho sentito la sua lingua, indugiare a lungo sul mio fiorellino anale, e lentamente la sua bruciante cappella, mi ha penetrato, aprendomi il culo, e con calma è entrato tutto dentro di me. Mi ha afferrato per i fianchi, ha preso a stantuffarmi, con un ritmo costante, mentre io godevo senza ritegno.»

«ooohhhh…Si…È bellissimo…. Dai più forte… Sfondami il culo!»

«Ho perso il conto, di quante volte ho urlato vengo, fin quando lui, me lo ha piantato tutto dentro, ed ha iniziato a svuotarsi dentro di me, con un vero e proprio clistere di sborra.»

«Eccomi troia! Ti farcisco il culo…Te lo riempio…sborro!»

«Dopo esserci rinfrescati, siamo ritornati. Mentre tornavamo, mi ha detto, che domani ha degli impegni, ma sé voglio, dopodomani uscirà di nuovo in barca assieme a quattro amici, e non ti nego che mi piacerebbe andare con loro.»

Ero talmente eccitato dal racconto, che stavo quasi per venire, quando ho detto, che mi sarebbe piaciuto scoparla.
«No, ti voglio in bocca, tutti mi inondano la fica e il culo, ma nessuno me lo schizza in bocca, anche se è una cosa che mi fa impazzire, specie se sei tu a farlo, poiché il tuo è il più buono di tutti.»

Detto questo lo ha infilato in gola, e mi ha spremuto fino all’ultima goccia. L’indomani, ha passato tutta la giornata, a giocare con i figli, ed io la guardavo, ammirando quella madre premurosa, che con gioia e pazienza, si dedicava interamente alle sue creature. La sera dopo una breve passeggiata, siamo tornati in camera nostra, e lei ha voluto fare l’amore con me in maniera calda e appassionata. L’indomani mentre giocavo con i miei figli sul bagnasciuga, ho visto arrivare Roberto, che dopo averle fatto un breve saluto, l’ha invitata ad andare con lui. Lei mi ha guardato, mi ha tirato un bacio, poi se ne andata con lui. È tornata la sera, erano quasi le venti, aveva il viso stanco, l’aria distrutta. Le ho chiesto di venire a cena con noi, ma lei, mi ha sorriso, mi ha detto che avrebbe fatto una rapida doccia, che mi avrebbe atteso del nostro letto. Circa due ore dopo, quando sono tornato, lei stava dormendo profondamente, ed io nel buio della camera, ho ammirato il suo corpo nudo, che dormiva maniera calma rilassata. Immaginando quanto poteva aver goduto, ho iniziato a segarmi lentamente. Ero così preso dal piacere, che tenevo gli occhi chiusi, per immaginarmi le scene, di lei alle prese con altri uomini, che un lungo gemito uscito dalla mia bocca.
«Lascia faccio io.»
Mi ha detto lei che si era svegliata, e afferrato il mio cazzo duro, lo segava lentamente. Dopo avermi dato un bacio in bocca, è scivolata silenziosamente sul mio corpo, per poi stringere fra le labbra, il mio membro duro e pronto all’orgasmo. Un piacere intenso e sublime, ha invaso il mio corpo, e un attimo dopo, le ho riversato in gola, tutto il mio piacere. Dopo aver spremuto fino all’ultima goccia, lei si è distesa di nuovo vicino a me, e ha iniziato a raccontare, come aveva passato una giornata con i suoi amici.
«Quando siamo arrivati al molo, abbiamo già trovato la barca di Roberto pronta per salpare. A bordo vi erano quattro suoi amici, che dopo una breve presentazione, mi hanno accolto calorosamente fra di loro. C’era Gino, che dei quattro era il più anziano, poi Luca, il più giovane, Tino completamente calvo, mentre Lucio era il più magro di tutti. Ci siamo allontanati, e come la volta precedente, abbiamo ancorato la barca al largo. Dopo uno sguardo d’intesa, tutti e cinque si sono denudati, e mi hanno invitato a fare lo stesso, poi ci siamo tuffati in mare, per un bagno rinfrescante. Quando sono risalita, loro erano già sulla barca, e a quel punto, hanno iniziato a baciarmi, a toccarmi. Sentire cinque bocche, dieci mani, che ti baciano, toccano, e accarezzano dappertutto, mi ha mandato fuori di testa. Ad un tratto, mi sono trovata inginocchiata fra loro, che mi stavano intorno, formando circolo, mentre ognuno mi dava da succhiare il suo membro, già teso e duro. Gino, era quello più dotato circonferenza, mentre Lucio, sicuramente era quello, che lo aveva più lungo di tutti. Roberto è stato il primo a sdraiarsi supino, a farmi impalare su di lui. Appena l’ho sentito, entrare fino in fondo, mi hanno fatto distendere su di lui, e subito Lucio, dopo avermi lubrificato il fiorellino anale, con della saliva, ha appoggiato la sua dura cappella, e con una spinta decisa, mi l’ha infilato, più della metà nel culo. Sentirmi prendere da due maschi contemporaneamente, mentre un terzo, lo spingeva giù per la gola, e gli altri due, si facevano segare, uno per mano, mi ha mandato veramente in estasi. Non so quante volte sono venuta, ho goduto tantissimo. Ogni volta, che uno mi riempiva uno dei buchi, subito un altro prendeva il suo posto, in una girandola di orgasmi e sborrate, senza fine. Dopo un lungo lasso di tempo, durante il quale ho goduto senza ritegno, anche loro hanno deciso, che era ora di fare una pausa. Mi hanno fatto scendere sulla piccola piattaforma, che c’è sulla poppa della barca, e dopo avermi fatto distendere, loro, si sono allineati sopra di me, e tutti e cinque improvvisamente, mi hanno urinato addosso. Sentirmi la pioggia dorata, che bagnava ogni centimetro del mio corpo, mi ha fatto quasi avere un orgasmo. Poi ci siamo di nuovo tuffati in mare, dove abbiamo scherzato molto, e una volta risaliti a bordo, mi hanno fatto distendere sul tavolo, e improvvisamente, hanno deposto sul mio corpo il loro pranzo, un’insalata di riso freddo, che poi ognuno, ha preso a mangiare senza l’ausilio di nessuna posata, ma semplicemente mangiando con la propria bocca, quindi continuando ad eccitare il mio corpo. Terminato questo gioco, ero già pronta a godere di nuovo, e loro, hanno ripreso ad infilarmi, a tre per volta, facendomi godere tante altre volte. Improvvisamente, abbiamo sentito il rumore di una barca, che si stava avvicinando, era un peschereccio, il cui proprietario è un amico di Roberto.»

«Vediamo se hanno del pesce fresco.»
«Ha detto Roberto. La barca si è avvicinata, e il proprietario, dopo aver scambiato i saluti con Roberto, ha visto che cosa gli altri tre mi stavano facendo, quindi ha chiesto di partecipare. Immediatamente mi sono trovata circondata da altri tre maschi. Il proprietario del peschereccio, tipo grasso e sudicio, con un cazzo piegato, un tizio più anziano, che però ce l’aveva grosso e nodoso, ma il più spettacolare era il ragazzo di colore, che sembrava avere un serpente fra le gambe, da quanto lo aveva lungo. Senza tanti convenevoli, mi sono trovata impalata sul vecchio, mentre il grassone lo spingeva con forza in gola, quando improvvisamente, ho sentito che il ragazzo di colore, che me lo appoggiava al culo, e con una spinta decisa, lo ha infilava tutto dentro. Mi hanno scopato per più di un’ora, alternandosi nei miei buchi, per poi schizzarmi tutta la loro sborra addosso. Hanno salutato tutti, e dopo aver regalato una cassetta di pesce, a Roberto, se ne sono andati.»
«Guarda troia, questo pesce, questa sera, lo mangeremo con la soddisfazione, perche tu, ce l’hai pagato, facendoti sbattere, per quella puttanata sei.»
«Hanno ripreso a scoparmi sempre con più gusto, e insultandomi, fin quando, ormai stava calando la sera, e dopo che tutti, si erano di nuovo svuotati dentro di me, mi hanno sollevato di peso, e gettato in acqua, gridando, che quello era l’unico modo, per poter ripulire, una vacca sfondata e farcita di sborra. È stato incredibile, intenso, e molto sconvolgente. Essere posseduta, contemporaneamente da più maschi, mi ha fatto provare, sensazioni uniche e irripetibili.»
Finito il racconto, si è di nuovo messa a dormire, ed io mi sono alzato, sono andato in bagno per non disturbarla, mi sono tirato una sega monumentale, sborrando anche l’anima. L’indomani ce ne siamo andati, e nei tre mesi successivi, Graziella sembrava cambiata. Si è presa la libertà, di andare con due o tre maschi, ma a suo dire, non ne aveva ricavato molto piacere. Ho cercato di capire il motivo, e alla fine mi ha detto, che l’unico maschio singolo, con il quale riusciva a godere ero io, mentre con gli altri, non trovava quello stimolo il piacere, che aveva provato quando era posseduta da più maschi insieme. A quel punto ho deciso che dovevo fare qualcosa, per far tornare il sorriso e la voglia di godere, a mia moglie. Dopo una breve ricerca, ho avuto l’ispirazione giusta, e così per il ponte dell’8 Dicembre, abbiamo lasciato i nostri figli ai miei suoceri, che ne erano molto contenti, e siamo andati a Milano. Giunti in città, siamo andati in albergo, e dopo una breve passeggiata, abbiamo raggiunto con un taxi, un negozio molto particolare, che volevo, lei vedesse per la prima volta: un sexy shop. Entrati nel negozio, è rimasta letteralmente stupita, dalla gran quantità di cose interessanti, che vi erano, e dopo un’attenta ricerca, abbiamo acquistato: tre abiti veramente sexy, con l’aggiunta di scarpe dal tacco proibitivo, nonché alcuni stivali, sempre con il tacco altissimo. La sera dopo cena, sempre in taxi, siamo andati davanti a un locale molto particolare, un club prive. Appena entrati mia moglie, è rimasta subito affascinata, sia dall’ambiente, che dagli sguardi ammirati, che i maschi presenti, le rivolgevano. Per prima cosa, ho voluto che provasse un glory hole. È stato fantastico, vedere il suo sguardo compiaciuto, quando dai tanti buchi, si è trovata dei splendidi membri da succhiare e far godere. Dopo averne spremuti circa una decina, ci siamo diretti nell’altra parte del locale, sempre seguiti da un discreto numero di maschi, desiderosi di avere un contatto più intimo, con lei. Siamo entrati in una piccola camera, dove lei, ha ricevuto le attenzioni di molti uomini, che l’ha toccavano, la eccitavano, con baci e carezze, fin quando, hanno cominciato a penetrarla a tre per volta. Ha goduto tantissimo, perché per ogni maschio, che le schizzava addosso il suo piacere, subito un altro prendeva il posto, nel buco lasciato libero. Abbiamo lasciato il locale, che erano le quattro del mattino, stanchi, ma felici. Da quella sera sono passati diversi anni, e Graziella ha sempre più affinato il gusto, e il piacere, di farsi possedere da più maschi. Col tempo ho scoperto un sito, dove si può offrire la moglie ad altri uomini, definiti bull, che provvedono a montare, a far godere la donna, che viene offerta. Due giorni fa, in occasione del suo 40º compleanno, con la complicità di un bull, ho organizzato, una festa a sorpresa, dove l’ospite femminile era solo lei. Grazie a una webcam, ho potuto ammirare a distanza, tutto quello, che un numero considerevole di maschi, ha fatto mia moglie. Quando sono andato a riprenderla, stava ancora succhiando, un ultimo maschio. Dopo averlo spremuto fino all’ultima goccia, ce ne siamo andati. Appena salita in auto si è addormentata, mentre guidavo, guardavo la mia donna, che dormiva beatamente accanto a me. Non m’importa nulla, di quello che pensa la gente, se lei è una gran troia, ed io ho un gran cornuto, ma il piacere sublime sottile, che io provo, nel vedere mia moglie posseduta da altri maschi, per me non ha prezzo.
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